Quante energia elettrica consuma l’Italia ? Le rinnovabili sono in aumento oppure no ? Dipendiamo ancora molto dalle fonti fossili ?
A queste ed altre domande prova a rispondere il documento Energia Elettrica – Bilancio Italia 2015 che ho redatto a partire dai dati statistici che la società Terna SpA ha pubblicato nel mese di settembre 2016.
Ricordo che Terna è la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, costituita dalle linee di alta ed altissima tensione, sorvegliando che la quantità di energia prodotta sia sempre corrispondente a quella richiesta, un’attività eseguita in tempo reale dai centri operativi di Terna e che nel gergo si chiama dispacciamento.
Le novità più evidenti da questi dati sono nel calo del parco impianti di generazione termoelettrica tradizionale e nell’aumento dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici; peccato per il forte calo dell’idroelettrico, dovuto in tutta probabilità ai problemi climatici dell’estate scorsa.
In generale si osserva un lieve aumento dei consumi (circa il 2%), manifestando quindi una ripresa rispetto agli anni passati : si registra in agricoltura un + 5,9%, nel terziario un +4%, nel domestico +3%, mentre l’unico settore in cui si registra un lieve calo è l’industria che scende dello 0,1%.
Continua la dipendenza dell’Italia dalle forniture elettriche estere, che pesano per circa il 15% dell’energia richiesta dalla rete (316900 Gigawattora), ma che presumo siano dovute a semplici calcoli di convenienza economica.
E’ infatti fin troppo evidente che l’Italia non avrebbe nessuna necessità di approvvigionarsi dall’estero, se non in casi estremi, visto che il parco di centrali elettriche e impianti rinnovabili potrebbe erogare una potenza istantanea di circa 120.000 MW, contro il picco massimo di circa 60.000 MW riscontrato proprio nel 2015, il 22 Luglio alle ore 15 (record assoluto).
L’energia che arriva alle nostre case resta comunque per il 57% garantita dalla produzione delle centrali termoelettriche, delle quali il 60% è costituito da impianti funzionanti a gas metano, mentre circa il 22% funziona a combustibili solidi (purtroppo Terna, dentro al 57% di termoelettrico mette gli impianti alimentati da bioenergie).
Possiamo pertanto dire che l’energia elettrica italiana dipende per circa il 35% dal gas, e per il 12% dal carbone. Per la quota importata, invece, non ho nessuna indicazione, ma presumo che per la maggiore sia energia prodotta da impianti nucleari.
Continua nel frattempo lo sviluppo delle rinnovabili, anche se con un trend “sottotono” rispetto agli anni scorsi.
Comunque meglio così : significa che in ogni caso aumenta la potenza installata del Fotovoltaico (+1,6%), dell’Eolico (+5,3%), del mini idroelettrico 0-1 MW (+6,5) e del medio idroelettrico 1-10 MW (+ 3,3%).
Altalenanti gli impianti con produzione da bioenergie, che nella media sono variati molto poco (+0,3%).
Stabili le perdite della rete elettrica, sempre attorno al 6,2%; ricordo che dentro a questo numero ci sono le perdite dovute a trasformatori e linee in cavo, ma anche a quella quota “non fatturabile” in quanto consumato da clienti appartenenti alla categoria…. i soliti ignoti !
Il documento Energia Elettrica Bilancio Italia 2015 è scaricabile nell’area Download in PDF a questo Link.
Foto di copertina : FLICKR_Greg’s Southern Ontario 2016 Toronto Power Station.