Quanta energia dovrebbe produrre un impianto fotovoltaico ? Come si può verificare se la produttività dei moduli è corretta ? L’inverter sta funzionando correttamente oppure no ?
Sono domande legittime che il proprietario di un impianto fotovoltaico, domestico o industriale, si potrebbe fare, soprattutto quando si trova davanti una bolletta dell’energia elettrica di valore ragguardevole.
Contrariamente a quanto si possa pensare, rispondere a queste domande è piuttosto facile.
Esiste infatti un sito internet della Commissione Europea, con accesso completamente libero, nel quale si trovano le mappe della radiazione solare del nostro continente, e soprattutto si trova una “Calcolatrice Solare” che determina la produttività del vostro impianto fotovoltaico : basta inserire i dati dell’impianto e il gioco è fatto.
Vediamo come.
Prima di tutto
Prima di procedere con gli strumenti informatici, procuratevi queste informazioni :
- Potenza nominale dell’impianto fotovoltaico (ad esempio 12 Moduli da 250Wp = 3000W = 3kW);
- Inclinazione del tetto (ad esempio 35 Gradi)
- Orientamento dei moduli fotovoltaici rispetto al Sud, detto anche AZIMUT.
L’azimut è il punto più delicato dei dati. Non tutti infatti dispongono di una planimetria del proprio edificio con indicata l’angolazione rispetto al Nord o rispetto al Sud.
Per aiutarvi in questo compito, partiamo col dire che anche facendo una stima “a occhio” si possono avere dei dati accettabili. Ricordiamo prima di tutto che l’impianto ideale è quello orientato perfettamente a Sud, che corrisponde al sole alle ore 12.00 (dell’ora Solare !), e che corrisponde ad un Azimut pari a Zero.
Per calcolare l’azimut, quindi, guardate a quale ora l’impianto ha il sole perfettamente davanti e sommate 15 gradi per ogni ora di scostamento rispetto alle ore 12.00; ad esempio se il sole è perpendicolare ai moduli fotovoltaici alle 10.00, sono due ore di scostamento rispetto alle 12, quindi 2 x 15° = 30°. Se invece accade alle 18.00, sono 6 ore, quindi 6 x 15 = 90°.
Ricordatevi, infine, che nelle ore prima delle 12, i gradi vanno indicati con il segno meno, quindi, ad esempio, un impianto orientato esattamente ad EST, corrisponde ad un Azimut di – 90°.
Partiamo
Iniziamo con l’aprire il nostro Web Browser ed entrare nel sito http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/ : vi apparirà il sito Photovoltaic Geographical Information System (PVGIS) della Commissione Europea.
Una volta entrati nel sito, per entrare nello strumento di calcolo della produttività degli impianti fotovoltaici, premete il tasto che rappresenta il continente europeo
A questo punto :
a) Scegliete la Lingua Italiana (cliccando sulla bandiera in alto a destra)
b) Indicate il nome della vostra città ( o il capoluogo di provincia, di solito non c’è molta differenza) e premete il tasto cerca.
Se avete fatto tutto correttamente, vi apparirà la pagina della Calcolatrice FV e, sulla sinistra, la mappa geografica della vostra località.
A questo punto dovete digitare i dati del vostro impianto fotovoltaico :
In primo luogo la potenza di picco del vostro impianto (è la potenza di targa, che viene indicata con kWp).
Poi indicate la posizione di montaggio dell’impianto : a terra, si intende che i moduli sono esposti all’azione del vento (supporti a terra o su tetto piano), oppure integrato all’edificio , se sono staffati lungo la copertura (falda) o addirittura integrati ad essa.
Indicate quindi l’angolo di inclinazione dei moduli e l’azimut, cioè la rotazione rispetto al Sud; ricordatevi di mettere il segno negativo se si tratta di rotazione verso Est (nell’esempio, 45° significa che i moduli sono orientati a ore 15.00, cioè verso Ovest).
A questo punto selezionate il Formato PDF e premete il tasto “Calcola”.
Normalmente la calcolatrice solare vi propone il formato di output “Pagina Web”, ma non viene archiviata nel vostro PC, quindi tutto il calcolo una volta chiuso il programma, viene perduto.
Risultato
Il risultato del calcolo si trova in un file PDF, che avrà un nome costituito dai dati del progetto, tipo PVdata444202N_112414E_4kW_25deg_45deg_14, il quale è costituito da una singola pagina nella quale sono riepilogati i dati inseriti e nella quala in bella mostra al centro troverete una tabella con la produttività del vostro impianto :
In particolare troverete le seguenti stime di produttività :
Ed – produzione “media” giornaliera, riferita ad un mese specifico, in kWh.
Em – La produzione “tipica” mensile dell’impianto, in kWh.
Infine, la stima della produzione totale annuale.
Naturalmente questi valori sono “tipici”, nel senso che considerano anche le giornate piovose o nuvolose, oltre all’incidenza dei raggi solari al suolo. Si verificano scostamenti anche importanti da questi dati in presenza di fenomeni meteorologici al di fuori della media (ad es. annata piovosa, oppure annata di siccità, ecc). In particolare il dato Ed (Energy Day) va preso con le pinze, nel senso che è calcolato sulla media del mese, quindi non può essere usato come valore assoluto per una determinata giornata. In aggiunta ai problemi meteorologici, inoltre, l’energia del 1° del mese è diversa da quella del giorno 30 a causa del continuo cambiare nelle ore di sole di ciascun giorno.
In ogni caso i dati del portale PVGIS sono una ottima fonte di riferimento.
Casi Particolari
Nel caso il vostro impianto fotovoltaico sia costituito da moduli disposti su due falde diverse, non è possibile fare una approssimazione. O vi trovate ad avere un contatore di energia o un inverter per ciascuna falda, oppure dovrete ripetere il calcolo con PVGIS per ciascuna falda. In tal caso per avere un valore complessivo sarà necessario sommare a mano la produttività mese per mese.
E adesso ?
La tabella stampata dal portale PVGIS contiene kWh “elettrici” (Ed, Em), quindi dati confrontabili con quanto registrato dagli strumenti di misura che il vostro impianto dovrebbe avere in dotazione :
- Menu Statistiche nel display dell’inverter
- Contatore di misura della produzione (alle volte qualcuno erroneamente lo chiama “Contatore GSE”).
Per quanto riguarda le statistiche dell’inverter, solitamente dovrebbe essere possibile verificare quanto ha prodotto l’impianto in un determinato mese o in un determinato anno. Per il contatore le cose si fanno più complesse perché si dovrebbero prendere i dati mese per mese prima di poterli confrontare con la tabella stampata. E’ quindi più semplice controllare i dati registrati nell’inverter.
A questo punto se trovate uno scostamento maggiore del 10% (in meno) rispetto a quanto trovate in tabella, c’è qualcosa che non va e probabilmente sarà necessario un intervento di un tecnico specializzato.
Comunque, prima di trarre qualsiasi conclusione, potete leggere quanto scritto nell’articolo 10 Errori da non fare con l’impianto fotovoltaico, nel quale potete trovare qualche idea sui possibili problemi che potrebbero causare la scarsa produttività del vostro impianto.