Il livello di comfort che ci possono dare gli impianti di climatizzazione oggi è veramente elevato, ma siamo sicuri che la gestione degli impianti sia attuata in modo da raggiungere il massimo livello di comfort con la minore spesa energetica possibile ? Non si tratta di sollevare dubbi sull’operato di progettisti, installatori e fornitori di impianti e macchinari, attori ampiamente supportati dalla normativa, ma negli aspetti gestionali che dovrebbe coordinare lo stesso committente. Aspetti che nei grandi edifici industriali e del terziario incidono pesantemente nei costi di esercizio, cioè nelle “bollette” energetiche.
In questo articolo parleremo proprio di questi aspetti che spesso finiscono delegati al signor nessuno, traducendosi in casi estremi agli antipodi dell’efficienza energetica.
Edifici e Impianti
Centri Commerciali, Ospedali, Aeroporti, Case di Riposo, Stazioni, Alberghi, sedi di Enti e Servizi Pubblici, Uffici e tanti altri edifici di grandi dimensioni sono dotati di impianti di climatizzazione e di ricambio d’aria che maneggiano potenze enormi sia dal punto di vista termico che elettrico, con riflessi altrettanto enormi sulla spesa energetica.
Le tecnologie per la loro progettazione e realizzazione sono molto avanzate tanto che in Italia a riguardo abbiamo una cultura invidiabile, ma poi costruito l’impianto chi si prende carico della gestione ? E soprattutto la gestione è commisurata a quello che accade all’interno dell’edificio?
Il progettista quando dimensiona gli impianti deve tenere conto dei casi più estremi, ma sono situazioni che si verificano saltuariamente, quindi prevede appositamente dei dispositivi di regolazione che devono adeguare la potenza degli impianti alle necessità reale, cosa che nei grandi impianti non si realizza con un semplice termostato.
Ecco quindi alcune semplici domande che vorrei porre ai responsabili di questi edifici: state modulando il funzionamento dei vostri impianti a seconda degli orari e del giorno della settimana ? State adattando il funzionamento, e quindi i consumi, a seconda del numero delle persone presenti o delle fonti “endogene” ? Negli impianti infatti, non c’è da regolare solo la temperatura, ma anche i ricambi d’aria, che incidono altrettanto pesantemente nella spesa energetica. Questa questa parte di impianti funziona in base alle necessità reali, o viene mantenuta al 100% per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24?
Si può fare di più
Io sospetto che moltissime di queste regolazioni non vengano fatte o comunque se vengono fatte sono state lasciate alla fantasia degli installatori, senza che abbiano ricevuto adeguati “input” da chi gli edifici gli amministra.
Questo significa automaticamente che non si è fatto abbastanza per diminuire la spesa energetica.
E diminuire la spesa significa di riflesso fare un minor uso di risorse non rinnovabili e diminuire il nostro impatto sull’ambiente.
Qui non è questione di investimenti in nuovi impianti o nella sostituzione dei macchinari, ma si tratta soprattutto di un diverso approccio culturale per la loro gestione.
Fermiamoci un momento per fare il punto.
Il paragone del camionista
Provate ad affidare ad un trasportatore la consegna di un pacco da Milano a Roma con il costo del gasolio a vostro carico.
Anche se il pacco arriva a destinazione, se non gli fornite delle istruzioni, nessuno vi garantisce che venga scelto il percorso più “economico” possibile. Il nostro trasportatore potrebbe prendere la statale con tanti saliscendi invece che l’autostrada pianeggiante. Potrebbe andare a 50km/h oppure viaggiare alla massima velocità anche se non è necessario. Tutto è affidato alla sua buona volontà. Anche se il camion è l’ultimo modello ad elevata efficienza, la consegna del vostro pacco potrebbe rivelare un consistente spreco di combustibile
Per gli impianti del vostro immobile è la stessa cosa.
Chi decide la vostra spesa annuale ?
Siete il manager di un grande ospedale, di una casa di cura o di un aeroporto. A chi avere delegato la gestione degli impianti termici ? Avete deciso assieme a lui le politiche di gestione di questi impianti ?
Faccio questa domanda perché accade molto di rado che la gestione degli impianti, affidata all’impresa di manutenzione termoidraulica , comprenda anche un protocollo, una strategia di gestione concordata a tavolino con il committente.
Ad esempio, avete deciso come gestire i ricambi d’aria, le temperature all’interno o l’umidità ?
Cercate i modulare gli impianti a seconda della presenza di persone oppure a seconda della qualità dell’aria, a seconda delle stagioni, degli orari o dei giorni della settimana oppure tutto è stato “impostato” come da prassi, lasciando a voi solamente l’onere di pagare le fatture energetiche ?
Oggi gli impianti di climatizzazione sono dotati di sistemi elettronici di controllo, quasi sempre programmabili con funzioni molto avanzate, detti nel gergo sistemi di termoregolazione, e questi sistemi solitamente vengono personalizzati su misura per ciascuno stabile, per ciascun cliente, per ciascuna destinazione d’uso.
Ma questo significa che il programmatore che verrà a mettere in funzione il vostro sistema, cliccando su un tasto deciderà quanto spenderete con le “bollette” dei combustibili e dell’energia elettrica.
Ricordo infatti che gli impianti tecnologici fanno corpo unico con gli immobili, pertanto il programmatore, se non istruito sulle “strategie di gestione”, dovrà improvvisare, dovrà usare l’esperienza ed in buon senso, con scelte che a fine anno potrebbero significare spostamenti di migliaia di euro nelle fatture energetiche.
Avete montato dei costosi inverter per regolare la velocità dei ventilatori che ricambiano l’aria nei vostri edifici e poi li mantenete a velocità costante indipendentemente dai giorni lavorativi o festivi, oppure dall’affollamento o dagli orari. Potreste regolare il vostro impianto misurando la CO2 o altri parametri ambientali, invece mantenete tutto al 100%. In poche parole avete Hardware e Software per decine o centinaia di migliaia di Euro e praticamente non li utilizzate.
Il paragone del sito Web
Se avete la necessità di farvi sviluppare un sito Web di cose vi preoccupate ?
Iniziate a pensare ai server che lo faranno funzionare, alla potenza ed al tipo di microprocessore che dovrà equipaggiarli ?
Generalmente no.
Prima di tutto vi interfaccerete con chi dovrà sviluppare la parte software, cioè le pagine Web e gli spiegherete le vostre esigenze.
Poi sarà lui stesso che si preoccuperà di verificare quale sia l’hardware sottostante più adatto alle esigenze del vostro sito.
La parte hardware non sarà nemmeno di vostro interesse.
Il cambio culturale
Se si vuole davvero entrare nel mondo dell’efficienza energetica con gli impianti termici e di condizionamento, è necessaria una rivoluzione culturale nella loro gestione.
Questo perché la parte elettronica è talmente avanzata che per il committente diventa quasi superfluo interfacciarsi con le persone che realizzano gli impianti o ne curano la manutenzione.
Diventa invece preponderante ed indispensabile interfacciarsi con con coloro che ne decidono il funzionamento.
E’ da queste persone infatti che dipende la spesa energetica che pesa sul bilancio a fine anno.
Discutere con l’idraulico di come diminuire la spesa del gas o con l’elettricista dei margini di miglioramento nei consumi elettrici serve a poco o niente. Del resto queste persone si occupano degli impianti che spostano l’energia da un punto all’altro, dalla caldaia ai radiatori, dalla cabina elettrica ai ventilatori, ma non dipende da loro la decisione di quanta energia spostare.
Questa decisione oggi è tutta nelle mani dei software di termoregolazione e cioè, in ultima analisi, di chi lo sviluppa.
Conclusione
La maggior parte dei committenti le bollette energetiche semplicemente le paga. Generalmente in silenzio e senza sollevare il minimo dubbio che qualcosa di meglio si possa fare. I costi stratosferici sostenuti per realizzare gli impianti tecnologici sono una sorta di paravento per accettare qualunque spesa nella loro gestione.
Invece sbagliano, perché nemmeno immaginano i miglioramenti che la tecnologia può fare. Una tecnologia che spesso hanno già in casa.
Una tecnologia, chiamata anche Building Automation, che può ottimizzare il vostro stabile, soprattutto con la vostra partecipazione.
Rileggete il paragone del camionista e quello del sito Web: se avete dato ai vostri fornitori carta bianca, loro si concentrano sul funzionamento degli impianti e non certo sulle sulle vostre bollette energetiche, che magari non hanno mai visto.
Del resto il loro lavoro non insegue il migliore funzionamento con la minor spesa energetica possibile, né si occupano di programmazione.
Sedetevi quindi assieme alle persone che hanno sviluppato i software che fanno funzionare i vostri impianti : c’è la probabilità che in pochi minuti possiate scoprire come risparmiare migliaia di euro.
E anche l’ambiente ringrazia.