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Fotovoltaico e 110%: fare attenzione.

Il recente Superbonus che incentiva al 110% le spese per interventi di miglioramento energetico dei fabbricati residenziali è un’opportunità molto interessante, soprattutto per gli immobili datati, ma ci sono dei “rischi” che vanno attentamente valutati. Il rischio è di perdere incentivi o dover subire sanzioni a causa dell’impianto fotovoltaico o del sistema di accumulo. Vediamo con questo articolo quali sono le insidie e come evitarle.

Dove nasce il problema

Il Superbonus con l’incentivazione al 110% è stato definito dall’articolo 119 del Decreto Legislativo 34/2020, detto anche “Decreto Rilancio”; in particolare al Comma 7 si trova scritto:

La detrazione di cui ai commi 5 (impianto fotovoltaico) e 6 (sistema di accumulo) e’ subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito e non e’ cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura ….

Questa prescrizione non è trascurabile, anzi, è di fondamentale importanza!

Le conseguenze infatti si ripercuotono non solo su coloro che vogliono realizzare l’impianto fotovoltaico, ma anche su coloro che hanno già l’impianto fotovoltaico e vogliono aggiungere lo Storage.

 

Hai il fotovoltaico incentivato? Niente accumulo al 110%.

La prima conseguenza del “Comma 7” riguarda le abitazioni con impianto fotovoltaico incentivato con il vecchio sistema del Conto Energia.

Questi edifici,  indipendentemente dagli interventi trainanti, non possono installare un sistema di accumulo con il superbonus 110%, perché hanno in essere una incentivazione sull’energia elettrica scambiata con la rete.

L’installazione dell’accumulo con il 110% infatti comporterebbe la perdita del Conto Energia con un danno economico importante rispetto al modesto beneficio di avere un sistema di accumulo. Meglio quindi non avventurarsi su questa strada anche se avete una ristrutturazione in corso che comporta l’accesso alle agevolazioni del Superbonus.

Per questi utenti resta in ogni caso possibile installare un sistema di accumulo utilizzando altre formule (ad esempio la detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni), ma solo se il dispositivo di Storage è compatibile con il Conto Energia che hanno in corso con il GSE.

In pratica bisogna valutare la situazione caso per caso.

 

Edifici con Impianto Fotovoltaico senza incentivi.

Un altro caso riguarda le abitazioni che hanno installato l’impianto fotovoltaico dopo il 2013, impianti che solitamente venivano realizzati con le agevolazione fiscali al 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Questi impianti sono privi di incentivazioni sull’energia elettrica prodotta e sono nel semplice regime di Scambio sul Posto con il GSE.

Supponiamo ora di intervenire su uno di questi edifici con lavori di miglioramento dell’efficienza energetica che rientrano nel Superbonus (cappotto, ecc); in questo frengente è possibile installare un sistema di accumulo ma si dovrà contestualmente trasformare il contratto con il GSE da “Scambio sul Posto” a “Cessione”.

Qui è fondamentale valutare se il gioco vale la candela.

Ad esempio, se la casa durante il giorno solitamente è vuota (perché gli utenti lavorano e rientrano dopo le 17) allora può essere utile valutare l’installazione di un sistema di accumulo.

Se invece la casa è costantemente occupata e gli elettrodomestici vengono utilizzati durante tutto l’arco della giornata, forse conviene tenersi il contratto di Scambio sul Posto e rinunciare all’accumulo.

Anche in questo caso non c’è una risposta univoca: bisogna valutare la situazione caso per caso.

 

Nuovi impianti fotovoltaici: lo storage è preferibile.

Vediamo infine il caso in cui, contestualmente agli interventi trainanti del Superbonus 110%, si realizzi anche l’impianto fotovoltaico.

In questo caso, alla luce dei vincoli imposti dal “Comma 7”, l’abitazione non potrà accedere al contratto Scambio sul Posto e quindi l’energia elettrica non consumata di giorno (e quindi “immessa in rete”) non potrà essere recuperata economicamente per essere utilizzata di notte.

Il rimborso dell’energia ceduta al GSE è infatti molto modesto; vi rimborserà solamente il 20-25% del costo dell’energia che avete prodotto ma che avete la necessità di consumare la sera o la notte.

Per i nuovi impianti fotovoltaici privi dello Scambio Sul Posto è quindi preferibile installare anche il sistema di accumulo, altrimenti non riusciremo a sentire nella bolletta elettrica i benefici dei moduli installati sul tetto.

Il motivo è molto semplice: riuscire a consumare l’energia elettrica esattamente quando il sole ce la mette a disposizione è molto difficile, se non impossibile, quindi è necessario dotarsi di un sistema che possa “traslare” questa energia nei momenti consoni ai ritmi della nostra vita o del nostro lavoro e con gli impianti che abbiamo in casa.

E questo è quello che fanno i sistemi di accumulo.

 

Link Utili

Brocardi .it – Articolo 119 del Decreto Rilancio