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Cosa sono le Imprese di Distribuzione

In Italia le reti elettriche che forniscono l’energia elettrica agli utenti, cioè nelle nostre case o nelle piccole e medie industrie, nonché agli utenti dei servizi pubblici e privati, sono di proprietà delle imprese distributrici.

Queste imprese sono a tutti gli effetti delle società private e si occupano di distribuire l’energia elettrica in Media e Bassa Tensione in tutto il territorio nazionale, dalle zone urbane a quelle extraurbane, sia in ambito civile che industriale.

Tra i compiti di queste c’è anche quello di “ritirare” l’energia elettrica prodotta dai produttori di medie e piccole dimensioni, compresi gli utenti domestici, che immettono energia elettrica nella rete pubblica, ad esempio con l’impianto fotovoltaico, quando i consumi elettrici sono bassi rispetto alla produzione del proprio impianto.

Generalmente le imprese di distribuzione allacciano utenti fino ad una potenza massima di 10 MW, valore oltre il quale entra in gioco la società TERNA Spa, che gestisce le reti italiane di Alta Tensione.

La tabella seguente riepiloga il livello di tensione per connettere gli utenti a seconda della potenza (indipendentemente se si tratta di utenti che prelevano o che immettono):

  Livello della tensione
fino a 100 kW Bassa Tensione (230-400V)
Da 100 a 200 kW Bassa o Media Tensione (a seconda della zona)
Oltre i 200 kW Media Tensione (10…20 kV)

Le imprese di distribuzione sono proprietarie dei “cavi elettrici” fino all’utente ma anche del contatore di misura, del quale sono responsabili della lettura, oggi da remoto, che generalmente avviene una volta al mese.

Cosa significa “Media Tensione”?

In elettrotecnica la Media Tensione (o MT) identifica gli impianti di distribuzione in Corrente Alternata che funzionano con una tensione compresa tra 1000 volt e 30.000 volt.

Nota: Per evitare 3 zeri, le cifre della Media Tensione sono espresse in chilovolt (kV).

In Italia i valori di tensione delle reti MT non sono standardizzati, come invece lo è per la rete di bassa tensione (dove in tutte le spine funzionano a 230V)

La tensione più diffusa in Italia per le reti MT è 20 kV, ma ci sono vaste zone del nord-est dove è standardizzata la tensione di 15 kV.

In alcuni centri storici, dove la sostituzione dei cavi di Media Tensione esistenti è molto problematica, sono usate tensioni molto più basse (ad es. 9kV o meno).

La rete di distribuzione MT della Laguna di Venezia, ad esempio, usa la tensione di 10 kV.

In ogni caso, per gli utenti le Norme CEI impongono che tutti i componenti di Media Tensione (in particolare cavi e quadri) abbiano un valore nominale di 20 kV, indipendentemente dal valore di funzionamento della rete MT locale.

Come si trova la Società di Distribuzione?

Veniamo ora ad aspetti più pratici.

Per capire quale sia l’impresa di distribuzione che fornisce l’energia elettrica in un determinato immobile o contatore, basta osservare le prime sei cifre del Codice POD, un numero che è presente nella fattura dell’energia elettrica.

Ad esempio se il POD inizia per IT001E, allora significa che la società di distribuzione è E-Distribuzione SpA, la società che copre la maggior parte del territorio nazionale e che fa parte del gruppo ENEL.

Poi in varie zone del paese le reti elettriche sono gestite da società che storicamente appartengono a determinate aree.

Ad esempio a Roma la distribuzione elettrica è gestita dalla società ARETI SpA, (azienda del gruppo ACEA), i cui utenti hanno il POD che inizia con IT002E.

Un altro esempio è la zona urbana di Milano e Brescia, dove opera la società UNARETI SpA (che fa parte del gruppo A2A), i cui utenti hanno il POD che inizia con IT006E oppure con IT012E.

Le società di distribuzione in Italia sono circa un centinaio e l’elenco è liberamente consultabile attraverso una pagina dedicata che si può trovare nel sito di Terna (https://impresedistributrici.terna.it/Default.aspx ).

A cosa serve conoscere la propria società di distribuzione?

Conoscere la società di distribuzione che esercisce la propria fornitura di energia elettrica ed il relativo contatore può servire a:

– Sapere il telefono del Servizio Guasti (ad es. per E-Distribuzione, il 803-500)

– Sapere a chi presentare la richiesta per allacciare un impianto di produzione elettrica (ad es. fotovoltaico)

– Verificare lo stato di adeguatezza alle norme dei propri impianti

– Chiedere lavori, nuovi allacciamenti, potenziamenti;

Generalmente le società di distribuzione mettono a disposizione degli utenti un portale dal quale è possibile visualizzare e/o scaricare le misure dei contatori, sia il contatore di scambio che quello di produzione (ad esempio quelli degli impianti fotovoltaici).

 

Riferimenti Normativi

Le Norme CEI identificano le società di distribuzione con la sigla “DSO” (Distribution System Operator).
Viene qui riportata, per comodità, la definizione di DSO tratta dalla Norma CEI 0-21:

Qualsiasi soggetto individuato dall’Articolo 9 del D.Lgs 79/99 che ha l’obbligo di connessione di terzi sulle proprie reti ed è responsabile della gestione, manutenzione e, se necessario, dello sviluppo della rete elettrica e relativi dispositivi di interconnessione“.

 

 

Nota: i loghi delle società di distribuzione appartengono ai relativi proprietari.

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